Progetto UN SO.RRI.SO. PER TUTTO IL PIEMONTE
In breve
Il microcredito del progetto SO.RRI.SO
La crisi COVID 19
L'iniziativa estesa al territorio regionale
La fondazione Mario Operti e il microcredito
Fondo di solidarietà, gestito dalla Fondazione don Mario Operti, attiva a Torino dal 2004 sui temi del microcredito, per finanziare micro prestiti sociali a favore delle persone e famiglie che, per difficoltà temporanee, rischiano un rapido impoverimento.
Il Fondo porta il nome evocativo e bene augurale di Fondo Sorriso, che è anche un acronimo che riassume il senso dell’iniziativa: la Solidarietà che Riavvicina e Sostiene, SO.RRI.SO.
L’importanza del microcredito
L’esclusione dall’accesso al credito è sempre più riconosciuta come uno dei principali ostacoli alla riduzione della povertà e allo sviluppo umano. L’80% della popolazione mondiale è esclusa, a vario titolo, dall’accesso ai servizi finanziari. In Italia, secondo le stime della Banca Mondiale, il tasso di esclusione arriva circa al 25% della popolazione, una delle quote più elevate dell’Unione Europea.
Da anni il microcredito sta operando una “rivoluzione” nelle possibilità di accesso al credito e nell’approccio al rischio bancario, rivelandosi strumento attraverso cui è possibile ampliare la platea dell’inclusione finanziaria e sociale. Il microcredito deve poter "rendere bancabile il non bancabile".
Più che di “diritto al credito”, si può parlare di diritto allo sviluppo e di diritto all’iniziativa economica, la quale deve poter essere equamente accessibile a tutti, ma per essere davvero equa e sostenibile non può essere a priori garantita nel risultato, ma deve avvenire sulla base di impegni precisi da parte di chi accede a un credito.
L’attivazione di strumenti che offrano la possibilità di intraprendere onestamente percorsi imprenditoriali che, nelle fasi iniziali, hanno bisogno di un capitale per avviarsi è la sfida del microcredito, strumento internazionalmente riconosciuto per contrastare l’esclusione finanziaria.
La crisi Covid 19
La crisi socio-economica di liquidità e credito di molte famiglie e imprese derivante dalla pandemia da Coronavirus tuttora in corso rischia di generare un circolo vizioso di povertà personale ed economica, che in molti casi si aggiunge alle criticità già presenti in conseguenza della crisi economica del 2010, aggravandone le situazioni. Alcune categorie sono particolarmente esposte a questo nuovo e inedito rischio di rapido impoverimento:
Le persone e le famiglie di lavoratori di aziende in difficoltà, anche coperte provvisoriamente dalle misure di cassa integrazione, che però rischiano il posto di lavoro al termine del blocco generalizzato dei licenziamenti o sono già posti in una situazione di pre-licenziamento.
Le persone e le famiglie di micro imprenditori, lavoratori autonomi o partite IVA, che hanno perso la loro fonte di reddito a causa del blocco generalizzato delle attività e del loro successivo ridimensionamento, e fanno fatica ad usufruire delle provvidenze previste dalle Istituzioni o queste non sono sufficienti a far superare la congiuntura negativa.
La possibilità di estendere a tutto il territorio regionale l’iniziativa delle Diocesi di Torino e Susa.
Le Diocesi di Torino e di Susa con il loro Arcivescovo hanno promosso, in occasione della festività del 1° maggio del corrente anno, festa di san Giuseppe lavoratore, un’iniziativa per venire incontro a tale urgenza, integrando con un apposito intervento il grande sforzo che le Istituzioni e moltre altre Organizzazioni stanno producendo, per mantenere alta la speranza e sostenere la ripresa oltre l’emergenza. La proposta si è concretizzata nella costituzione di un Fondo di solidarietà, gestito dalla Fondazione don Mario Operti, attiva a Torino dal 2004 sui temi del microcredito, per finanziare micro prestiti sociali a favore delle persone e famiglie che, per difficoltà temporanee, rischiano un rapido impoverimento.
Il Fondo porta il nome evocativo e bene augurale di Fondo Sorriso, che è anche un acronimo che riassume il senso dell’iniziativa: la Solidarietà che Riavvicina e Sostiene, SO.RRI.SO.
L’attività della Fondazione in merito al Fondo si riassume in un’attività di accompagnamento nell’istruttoria di richiesta di credito attraverso i propri operatori e l’indispensabile supporto di una rete di volontari che con essa collaborano.
Tale rete mantiene il contatto con i beneficiari durante tutto il percorso di restituzione attraverso un’opera di educazione e consulenza finanziaria per prevenire situazioni finanziarie a rischio.
La Fondazione non eroga direttamente le risorse ma si avvale di un rapporto convenzionale con Unicredit per l’erogazione materiale del credito secondo le vigenti disposizioni di legge.
Ora questa iniziativa può essere allargata a tutto il territorio regionale, attraverso la partecipazione di tutte le Diocesi del Piemonte al Fondo promosso dalla Fondazione Operti, attraverso la promozione di un’iniziativa congiunta interdiocesana che possa far convergere le iniziative di solidarietà personali e comunitarie attorno a concrete forme di sostegno per favorire la ripresa delle attività in situazioni di dignità e autonomia.
Il fondo di garanzia garantirà in futuro, grazie alla logica della restituzione, la possibilità per altri soggetti di accedere a questa misura, potenzialmente estendibile ad altre casistiche e possibilità in relazione all’evoluzione dei bisogni e delle necessità delle persone e delle imprese, agendo come un promotore di speranza e di opportunità perché le persone, e in particolare coloro che non hanno possibilità di accesso al mercato ordinario del credito, possano tornare con fiducia ad investire sul proprio futuro.
L’allargamento dell’iniziativa su scala regionale e l’attivazione delle comunità locali potrà aggiornare e implementare ulteriormente tale iniziativa affiancandola a progetti di accompagnamento al lavoro, creazione di micro-impresa in grado di sostenere compiutamente le situazioni di criticità.
Le caratteristiche del prestito sociale erogato grazie al Fondo So.rri.so.
FONDO
SO.RRI.SO -
la solidarietà che riavvicina e sostiene
Il prestito sociale ha un limite massimo di 3.000 euro per persone e famiglie e un massimo di 5.000 euro esclusivamente per coloro che hanno delle attività e il cui prestito serve per aiutarle nella ripartenza o riapertura. Nell’ambito di tali massimali si possono concedere prestiti con tagli da 1.000 euro ciascuno.
Nessun tasso di interesse viene richiesto ai beneficiari: il tasso di interesse del 2% applicato dalla banca viene ripagato dal Fondo stesso, insieme ad un minimo di spese di gestione della Fondazione. La restituzione è in 60 rate fisse mensili, a partire dal 7° mese da cui è stato erogato il prestito.
La convenzione in atto con Unicredit garantisce un effetto leva 2 su tutte le donazioni depositate nel Fondo, raddoppiando di fatto la capacità di erogazione dei prestiti sociali. La Fondazione è in grado di garantire la gestione di budget separati per ciascuna donazione espressamente finalizzata a precise categorie di destinatari o territorialmente identificati.
I beneficiari, pur in situazione di non bancabilità, non devono risultare segnalati al CRIF. La banca essendo il soggetto titolare ed erogatore del prestito, può sempre rifiutare l’erogazione in base alle proprie autonome valutazioni. L’accompagnamento nell’istruttoria di richiesta è finalizzata anche a superare le difficoltà di comunicazione con la banca e a prevenire possibili situazioni di rifiuto.
Sulla base dell’esperienza in corso sui territori diocesani di Torino e Susa il Fondo può essere allargato alla partecipazione e contribuzione degli Enti locali, che apprezzano in tale strumento un utile complemento alle proprie iniziative di solidarietà e servizio sociale, avvalendosi di un’organizzazione già avviata e consolidata. Attualmente sono in corso una quindicina di contatti e collaborazioni con altrettanti Comuni e loro Unioni.
A fine agosto sono oltre 170 le situazioni prese in carico e in lavorazione, tra le quali 30 sono state già oggetto di erogazione del prestito da parte della banca.
Proposta operativa
Per rendere operativa la proposta di allargamento alle altre Diocesi del Piemonte dell’iniziativa del Fondo So.rri.so. si possono ipotizzare i seguenti passi concreti:
- Presentazione ai Vescovi del Piemonte dell’iniziativa;
- Verifica delle iniziative esistenti in materia di microcredito nelle singole Diocesi e delle possibilità di integrazione/collaborazione con il Fondo So.rri.so.;
- Condivisione di un protocollo di intesa tra Fondazione Operti e singola Diocesi, sulla traccia di quello già attivo con i Comuni, per la regolazione dei reciproci rapporti e successiva eventuale stipula;
- Individuazione e costituzione di un gruppo di volontari per ciascuna Diocesi aderente in grado di affiancare la Fondazione nella gestione delle relazioni con i potenziali beneficiari, ai quali la Fondazione Operti offrirà una formazione iniziale e un monitoraggio continuo;
- Promozione dell’iniziativa presso potenziali donatori locali, istituzionali o privati, ed eventualmente con altri possibili partner finanziari, al fine di potenziare l’iniziativa comune.
La Fondazione don Mario Operti e il microcredito.
La Fondazione don Mario Operti è stata istituita come braccio operativo della Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Torino ed opera dal 2004 sui temi dell’accompagnamento all’inserimento lavorativo, del sostegno abitativo e del microcredito e educazione finanziaria.
La Fondazione Don Mario Operti opera nel settore del microcredito da gennaio 2004, anno della costituzione della Fondazione stessa. Ha iniziato con il microcredito rivolto alla nascita/consolidamento delle imprese, che fino ad oggi sono state 560 per un importo finanziato pari a 7.500.000 euro, con un tasso di restituzione dell’85%. Dal 2009 al 2018 ha gestito per Caritas diocesana il Prestito della Speranza, rivolto a persone/famiglie in difficoltà economica, in particolare sono stati aiutati 470 nuclei per un importo di 2.000.000 euro, con un tasso di restituzione dell’80%.
La Fondazione Operti è socia fondatrice della Rete Italiana di Microfinanza, di cui è al secondo mandato della vicepresidenza, che ha come scopo la lotta all’esclusione sociale, all’esclusione finanziaria, e a livello politico e di opinione pubblica, è impegnata a dare maggiore visibilità politica, economica e sociale ai temi dell’inclusione finanziaria, del microcredito e della microfinanza nel nostro paese. La Fondazione è impegnata a livello europeo come socia della Rete Europea di Microfinanza.